Era la Domenica delle Palme probabilmente dell’anno 1211, Domenica di Passione, che apriva la grande Santa Settimana che portava alla Pasqua di Resurrezione. Chiara si preparava per partecipare alla santa Messa per ricevere anche lei la palma. Cosa che la stupì molto fu che al momento della distribuzione delle palme ella restò ferma al suo posto, come se aspettasse qualcosa, quasi trasognata e il Vescovo scese i gradini del presbiterio e pose con decisione la palma tra le mani di Chiara. Fu questo il preludio a un avvenimento straordinario che si manifestò il giorno dopo; Chiara era fuggita dalla casa paterna per raggiungere di nascosto la piccola chiesa della Porziuncola dove dimorava Francesco con i suoi frati. Attorno a questo episodio è raccolto l’inizio dell’Ordine delle Sorelle Povere di Santa Chiara che si diffonderà nel mondo intero. Qui Chiara accoglierà diverse giovani del luogo desiderose di seguire l’ideale evangelico di San Francesco, tra le prime la sorella Caterina che poi da Francesco stesso verrà chiamata Agnese in onore e dedizione all’Agnello che è Cristo Gesù, per il quale lei ha dato una tale testimonianza di fortezza”. Sempre Francesco stesso la invierà a Firenze probabilmente nel 1221 sul pendio della collina di Monticelli. Fiumi di secoli di storia sono trascorsi da allora, trovando un’incarnazione rinnovata nei volti di tante nostre sorelle Sante; un percorso di ottocento anni, che oggi vuol trovare espressione in noi, per questo nostro tempo, noi sorelle Povere di Santa Chiara sparse per il mondo intero.